Pinocchio di Pinocchi

Pinocchio di Pinocchi

2007

Lavoro fatto a Firenze, dal nome “Pinocchio di Pinocchi”. Il burattino, nella parte esterna del corpo, è fatto con gli scarti di lavorazione e pezzi difettati delle aziende del Lago D’Orta che costruiscono il burattino. I frammenti sono stati raccolti dall’azienda Mastro Geppetto.
E’ stato presentato durante la Giornata Internazionale dell’Ambiente a Genova il 1°giugno 2010. L’interno è di polistirolo tornito, è alto 5,70 metri, riproduce in grande la forma del popolare gadget della fine dell’800. E’ articolabile, composto di 5 pezzi, può assumere diverse posture, seduto, in piedi, in corsa o che cammina. Vuole indicare un aspetto della questione ambientale come la dispersione delle risorse. In collaborazione con Gloria Bertoldo, Gianfranco Masi e Maurizio Giani.

2023 – Riflessione su materiali

Per dare un significato compiuto e corretto a un’opera, pur sapendo che essa non è altro che una metafora, credo che si debbano considerare alcune questioni.
Difficile è misurare la portata delle metafore che sostanziano le opere artistiche, ma ciò non deve esentare da una riflessione sull’energia e la forza del messaggio di cui questa scultura si fa portatrice.
Si auspica che l’immagine di un’opera, che affascina e rimane impressa nella retina dell’osservatore, sia veicolo di consapevolezza. Senza questo fascino, il ricordo sbiadirebbe ed arduo sarebbe arrivare ad una presa di coscienza.
A volte il prezzo da pagare per raggiungere fascino e desiderio, e quindi un tempo di attenzione prolungato, può comportare una minore attenzione all’uso di materiali naturali. Nella malaugurata sorte che la scultura debba essere dismessa, la separazione delle parti sarà, tuttavia, relativamente facile a differenza di molti prodotti industriali.
L’analisi costitutiva e organolettica dei materiali dovrebbe sempre prendere in considerazione la fattura: artigianale o industriale.
Nel nostro caso, l’oggetto è artigianale e non di serie; fatto per esposizioni pubbliche, non replicabile né riproducibile a differenza dei prodotti per il mercato.
Questo pinocchio, concepito e realizzato quasi 20 anni fa, se fosse immaginato oggi, sarebbe pensato differentemente, secondo la linea di ricerca artistica progredita e maturata negli anni, in cui si collocano opere che presentano una parte interna in materiali cellulosici di riuso e facilmente riciclabili.

Edoardo Malagigi

 

 

 

Esposizioni

La scultura è stata presentata la prima volta il 3 giugno 2010 nella sala del Palazzo dei Congressi del Porto Antico di Genova per l’apertura del forum del UNEP (United Nations Environment Programme, con sede a Ginevra) e inaugurata dall’allora segretario generale Gaetano Leone, in occasione delle Giornate Internazionali dell’Ambiente, di cui è divenuta l’emblema.
2015, Galleria Sensus di Claudio Cosma, Viale Gramsci, Firenze. 2016, Matite, Pinocchi e Draghi, Biblioteca Pubblica di Lastra a Signa.
2017, SCART.  Il lato bello e utile del rifiuto, Camera di Commercio di Pisa.
2018, SCART. Il lato bello e utile del rifiuto, Arte Fiera, Pinacoteca di Bologna e Centro Culturale Altinate San Gaetano, Padova.